Presso il Poliambulatorio PCM l’epilazione permanente viene eseguita con Laser Diodo di ultima generazione, in grado di agire con efficacia riducendo la ricrescita del pelo.

I colloqui preliminari di valutazione e i successivi trattamenti vengono effettuati esclusivamente dai medici dermatologi.

COME FUNZIONA il LASER DIODO: PER CHI È INDICATO

Questo raggio di luce laser ha come bersaglio il pigmento della base del pelo: per questa ragione risulta efficace solo sul pelo scuro. Per lo stesso motivo è controindicato per fototipi molto scuri e su cute abbronzata. Un altro elemento da tenere in considerazione è che il laser diodo non è utilizzabile sulla pelle tatuata in quanto la luce laser interferisce sul pigmento dell’inchiostro.

NUMERO di SEDUTE e RISULTATI

Per ottenere un risultato soddisfacente sono necessarie più sedute (mediamente 5-6 sedute, variabili a seconda delle zone trattate e della consistenza del pelo), che comportano in progressione il rallentamento della crescita dei peli, l’assottigliamento degli stessi, fino a un apprezzabile calo numerico.
Un eventuale arrossamento di breve durata può manifestarsi con semplici creme lenitive: il dermatologo fornirà le indicazioni personalizzate, sulla base dei parametri soggettivi del paziente.

Terminato il ciclo e ottenuto il risultato desiderato, può essere opportuno eseguire periodicamente una seduta di mantenimento, da valutare da caso a caso, in quanto si tratta comunque di epilazione permanente e non definitiva.

Le lentigo solari sono ipercromie cutanee di forma e dimensione variabili che compaiono negli anni nelle zone più fotoesposte della cute e quindi principalmente sul viso e sul dorso delle mani.

Si tratta di un inestetismo che oggi si può trattare e rimuovere con soddisfazione mediante laser Q-Switched.

Quando il raggio di luce viene passato sulle chiazze, ne distrugge il pigmento: nell’immediato la macchia appare più scura a causa di una pellicola di superficie che viene creata dall’azione del laser. Nell’arco di 7-10 giorni, la pellicola si sfalda lasciando la cute sottostante rosea.

Di fondamentale importanza è la valutazione delle macchie trattabili con tale metodologia (bisogna distinguere con grande attenzione le lentigo solari da altre pigmentazioni cutanee quali nevi, cheratosi seborroiche, ecc.) per evitare di procedere con trattamenti inidonei.

Le indicazioni al trattamento

Il trattamento va eseguito durante la stagione autunno-invernale su cute non abbronzata ed evitando forti fotoesposizioni per almeno il mese successivo; è di veloce esecuzione e poco doloroso.
Generalmente il risultato si ottiene con una sola seduta; viene richiesto l’utilizzo di creme specifiche per le due settimane successive.

L’ausilio della fotoprotezione è invece consigliabile come abitudine quotidiana, per preservare il risultato e contribuire a scongiurare la comparsa di ulteriori macchie.
Esiste la possibilità di recidiva in modo estremamente soggettivo.