l'incontinenza fecale: le cause, l'approccio terapeutico e chirurgico
Oggi possiamo affrontare con successo l’incontinenza con un intervento semplice, che si svolge in anestesia locale e che non comporta complicanze post-operatorie.
Gli approcci invasivi, unici possibili fino a poco tempo fa, sono stati oggi affiancati e sempre più spesso soppiantati da tecniche mini invasive, nate con l’ideazione di nuove metodiche e nuovi materiali. Fra queste, THD Gatekeeper e THD Sphinkeeper.
Il proctologo, dopo aver inquadrato correttamente la patologia e averne identificato le cause, suggerirà l’approccio di intervento più efficace.
I sintomi dell'incontinenza fecale
Perdite involontarie e incontrollabili di liquidi o gas intestinali a causa di sforzi (sollevare pesi) o anche improvvisamente e senza che un elemento scatenante sia intervenuto.
Incontinenza passiva, quando la fuoriuscita delle feci avviene involontariamente.
Incontinenza da urgenza (Urgency), quando si avverte lo stimolo a defecare e non si riesce a rimandare l’atto defecatorio.
Pseudo incontinenza, solitamente causata da patologie diverse quali emorroidi, prolasso del retto, fistola anale, ecc. che si manifesta con perdite di secrezioni.
Soiling: piccole fuoriuscite di feci, di solito in conseguenza di uno sforzo o dopo la defecazione.
Gli importi indicati sono riferiti al listino privati ufficiale: le prestazioni in convenzione hanno un costo inferiore (per maggiori informazioni contattare la segreteria PCM al numero 059.306196).
All’importo va sempre aggiunto il costo dell’imposta di bollo, pari a € 2,00.
Non sono prenotabili on line le prestazioni chirurgiche, quelle associate a medici che non hanno giorni predefiniti di visita, quelle che richiedono un’indicazione medica preventiva.