l'incontinenza fecale: le cause, l'approccio terapeutico e chirurgico
Oggi possiamo affrontare con successo l’incontinenza con un intervento semplice, che si svolge in anestesia locale e che non comporta complicanze post-operatorie.
Gli approcci invasivi, unici possibili fino a poco tempo fa, sono stati oggi affiancati e sempre più spesso soppiantati da tecniche mini invasive, nate con l’ideazione di nuove metodiche e nuovi materiali. Fra queste, THD Gatekeeper e THD Sphinkeeper.
Il proctologo, dopo aver inquadrato correttamente la patologia e averne identificato le cause, suggerirà l’approccio di intervento più efficace.
I sintomi dell'incontinenza fecale
- Perdite involontarie e incontrollabili di liquidi o gas intestinali a causa di sforzi (sollevare pesi) o anche improvvisamente e senza che un elemento scatenante sia intervenuto.
- Incontinenza passiva, quando la fuoriuscita delle feci avviene involontariamente.
- Incontinenza da urgenza (Urgency), quando si avverte lo stimolo a defecare e non si riesce a rimandare l’atto defecatorio.
- Pseudo incontinenza, solitamente causata da patologie diverse quali emorroidi, prolasso del retto, fistola anale, ecc. che si manifesta con perdite di secrezioni.
- Soiling: piccole fuoriuscite di feci, di solito in conseguenza di uno sforzo o dopo la defecazione.
perchè si manifesta l'incontinenza fecale?
esistono diversi tipi di incontinenza fecale e sono numerose le cause che intervengono nella sua insorgenza. Il meccanismo dell’incontinenza fecale interessa non solo gli sfinteri, ma anche i muscoli del pavimento pelvico e l’intestino retto.
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