L’Holter pressorio è uno strumento leggero e poco ingombrante che il paziente deve portare indosso per il tempo dell’esame.

L’Holter deve il proprio nome al suo inventore, il fisico americano Norman J. Holter.

Presto il termine Holter ha esteso la sua applicazione a tutte quelle metodologie che prevedono il monitoraggio continuo di una funzione organica, ad esempio:

  • l’elettrocardiogramma (ECG Holter)
  • il monitoraggio della pressione (Holter pressorio)
  • l’elettroencefalogramma (EEG Holter)

L’Holter pressorio, o monitoraggio dinamico della pressione arteriosa, può essere molto utile nei casi di ipertensione arteriosa instabile, in quelli dove l’ipertensione non è ancora ben diagnosticata o dove si sospetta un’importante componente emotiva. E’ poi utile talvolta nel controllo dell’efficacia della terapia soprattutto quando c’è molta variabilità su valori trovati nelle singole misurazioni.

Una volta applicato, l’holter pressorio misura i valori della pressione arteriosa (P.A.) e della frequenza cardiaca (F.C.) nell’arco delle 24 ore, sia mentre il paziente svolge le sue normali attività quotidiane (con rilevazione in genere ogni 15 minuti) sia durante il riposo notturno (con rilevazione ogni 20 o 30 minuti). La misurazione si effettua tramite un bracciale pressorio che si gonfierà e sgonfierà automaticamente agli intervalli indicati.

  • E’ consigliato svolgere una giornata tipica, durante lo svolgimento dell’esame, così da registrare le reazioni di pressione e frequenza cardiaca durante le azioni svolte d’abitudine. Il Cardiologo consiglia anche di annotare le attività svolte, le occasioni di stress o di malessere, gli orari di assunzione dei farmaci, ed alti eventi di rilievo.

I dati raccolti vengono poi elaborati da un programma statistico che fornirà valori medi di ogni ora, dell’intera giornata e confronterà i valori nelle ore di veglia con quelli delle ore notturne. Il medico analizzerà tali dati per effettuare una diagnosi.



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