Valutazione e riabilitazione per ipovisione
Oggi si stima che siano almeno 1.500.00 gli italiani affetti da ipovisione ovvero da una condizone di bassa visione che può pregiudicare la capacità di leggere, scrivere e di svolgere tante altre attività della vita quotidiana.
Non tutti sanno che con adeguati percorsi riabilitativi e con l’aiuto di ausili specifici si può recuperare parte dell’autonomia persa.
Le cause dell'ipovisione
Le persone affette da ipovisione soffrono di un visus ridotto, normalmente inferiore ai 3/10, che non si riesce a compensare adeguatamente con lenti tradizionali, terapie o chirurgia.
Tra le numerose patologie (come la retinopatia diabetica, la retinite pigmentosa, il glaucoma…) che causano ipovisione nel nostro paese, oltre alle cause congenite, la principale è la Maculopatia, anche detta Degenerazione Maculare Legata all’Età o Degenerazione Maculare Senile (DMS), che affligge un numero importante di anziani.
I percorsi di riabilitazione
In concomitanza o a fine delle cure mediche (in base al parere dell’oculista) si possono iniziare specifici percorsi di rieducazione e riabilitazione allo scopo di potenziare e migliorare l’uso del residuo visivo e migliorare l’autonomia delle persone ipovedenti.
Potranno anche essere individuate lenti speciali o strumenti di altro tipo (ausili visivi ottici e/o elettronici) capaci di migliorare la visione sia per lontano (ad esempio guardare la televisione, riconoscere il volto di una persona, riconoscere il numero dell’autobus, ecc…) che per vicino (come leggere, scrivere, cucire…).
Le valutazioni ortottiche per ipovisione e i successivi protocolli di rieducazione sono curati dal dott. Federico Bartolomei, ortottista coordinatore delle attività del Centro di Ipovisione all’istituto dei ciechi “F. Cavazza” di Bologna.