La pronta diagnosi e il successivo trattamento laser impedisce l’evoluzione delle rotture verso il distacco di retina.
Nella maggior parte dei casi il distacco di retina è preceduto dalla formazione di rotture della retina che spesso si manifestano clinicamente con la visione di lampi di luce.
In caso si avvertano questi sintomi è consigliabile recarsi urgentemente da uno specialista per una visita approfondita.

Gli approcci chirurgici al distacco di retina
Quando si realizza il distacco di retina non vi sono alternative alla terapia chirurgica, che deve essere eseguita con urgenza per impedire l’estensione del distacco e la perdita irreversibile della funzionalità retinica.
Esistono 2 diversi approcci:
CHIRURGIA EPI-SCLERALE (CERCHIAGGIO)
Si interviene sul distacco di retina spingendo la parete oculare verso la retina distaccata, utilizzando bandellette e blocchi in silicone. A questa manovra si associa l’evacuazione del fluido sottoretinico e il trattamento delle rotture mediante il freddo (crio-trattamento) o la fotocoagulazione laser (barrage).
CHIRURGIA VITREO-RETINICA (VITRECTOMIA)
Consente di affrontare il distacco di retina dall’interno. In questo modo è possibile asportare il vitreo (Vitrectomia) eliminando le eventuali trazioni sulla retina, riaccollare la retina distaccata, e infine riempire la camera vitrea con mezzi tamponanti: gas, che si riassorbono in 1-2 settimane, o olio di silicone, che dovrà essere rimosso con un secondo intervento a distanza di tempo (variabile a seconda dei casi).